La storia

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LA STORIA

Forte Focardo
Verso la fine del XVII secolo, il vicereame di Napoli in accordo col Regno di Spagna, memore dell’assedio vincente da parte dell’armata navale e terrestre francese, comandata dal De Nouailles, mise mano alla edificazione di un baluardo difensivo sul promontorio, che da quel momento prese il nome di Capo Focardo. Esso fu rapidamente costruito per evitare ogni ulteriore pericolo, costituito da eventuali flotte da guerra nemiche che, al riparo dell’ insenatura, potessero bombardare la fortezza di San Giacomo di Longone, porto strategico nel sistema difensivo dello Stato dei Presìdi.
I due grandi assedi della metà del XVII secolo e le battaglie combattute sotto le mura della fortezza di Longone, diedero insegnamento e valido motivo agli Italo-spagnoli per la costruzione di un contrafforte dal quale fosse possibile bloccare, col tiro incrociato dei cannoni, qualsiasi tentativo di forzare l’insenatura di Longone e Mola.
Forte Focardo prese il nome dal suo costruttore, come recita l’iscrizione, in lingua spagnola, inserita nel portale interno: “Nell’anno 1678, regnando la maestà dell’invitto Carlo, Re delle Spagne, l’eccellentissimo Don Ferdinando Foxardo (…), ordinò di principiare questo forte, essendo Governatore della Piazza di Longone per Sua Maestà”.
Focardo, la “Stella sulla roccia”
Baciata da un sole cocente, cha fa scintillare la terra rossastra della zona, e immersa in una vegetazione intatta, dove a inizio estate il verde cupo dei lecci si mescola al giallo brillante di odorose ginestre, la “Stella di pietra” del Focardo parla di un passato di tecniche di costruzione invidiabili.
Il Forte, che chiude il golfo di Porto Azzurro, non è visitabile all’interno perché appartiene alla Marina Militare. Vale comunque la pena prendersi un pomeriggio per fare una breve passeggiata e visitarlo dall’esterno.
Raggiungerlo è facile e agevole: è sufficiente seguire le indicazioni per la splendida spiaggia di Straccoligno. Le emozioni che si ricevono non appena ci si avvicina e ci s’imbatte nella maestosa e possente fortezza a cinque punte sono davvero uniche.
A Capo Focardo è padrone il mare con il suo incessante sciacquare sugli scogli, e l’occhio perde il senso dei confini abbandonandosi nell’immensità della distesa azzurra, interrotta in lontananza dall’isolotto di Cerboli.
A terra, però, domina soltanto la struttura portentosa del Forte, le cui mura si stagliano verso l’alto esibendo la loro perfezione. Sul fare della sera, poi, quando il tramonto avvolge tutto con le sue tinte morbide, la vecchia “stella” sulla roccia attende sonnacchiosa di vedere le stelle della volta celeste.